Orgasmo femminile: questo sconosciuto! (Sara Eba Di Vaio*) - Fiori per l'anima

dr.ssa
Logo Fiori per l'Anima
Antonella Napoli
dr.ssa
Vai ai contenuti

Orgasmo femminile: questo sconosciuto! (Sara Eba Di Vaio*)

macrolibrarsi un circuito per lettori senza limiti


Una recente indagine della Indiana University condotta  su un campione di 5.865persone tra i 14 e i 94 anni ha rivelato come l’85% degli maschi intervistati creda di aver soddisfatto la propria partner durante l’ultimo rapporto sessuale.

Peccato, però, che solo il 64% delle donne dichiari di aver raggiunto realmente l’orgasmo.  E il restante 21%?

Simulare il raggiungimento dell’orgasmo è una cosa che ancora molte donne tendono a fare.

Ma perché?

Le motivazioni psicologiche possono essere molteplici:

  • per evitare di dover discutere: molte donne preferiscono "scegliere" la via della simulazione per evitare di intraprendere lunghe discussioni e di doversi giustificare circa i motivi che le hanno condizionate dal raggiungimento dell’orgasmo.

  • per evitare di dare un dispiacere al partner: simulare un orgasmo permette alla donna di non far sentire il suo compagno messo in discussione, "regala" all’altro l’idea di potenza ed efficacia.

  • perché si sentono "colpevoli, non in grado di provare piacere: molte donne credono "avere qualcosa che non va" che inibisce il raggiungimento del piacere. Molte donne si sentono "difettate", mancanti in qualcosa e non sufficientemente "Brave".


È importane sottolineare come la simulazione durante un rapporto con il proprio partner possa avere conseguenze negative per la coppia, poiché l’uomo non saprà mai se e cosa sta sbagliando, e la donna sarà sempre insoddisfatta.

La sessualità femminile è più nascosta e meno evidente e per questo, appare fondamentale la condivisione e la scoperta tra i partner veicolata proprio dal confronto che dovrebbe essere aperto dalla donna in primis.

Ma… cos’è un orgasmo?
L’orgasmo è un riflesso.

Perché una donna possa raggiungerlo è fondamentale un’adeguata stimolazione diretta o indiretta del clitoride che provoca una contrazione ritmica, con sequenza di 8 contrazioni al secondo,  dei muscoli vaginali. Queste contrazioni sono accompagnate dalle sensazioni piacevoli dell’orgasmo.

Ancora oggi si tende a distinguere tra orgasmo vaginale e clitorideo. In realtà la stimolazione del clitoride è sempre essenziale per il raggiungimento dell’orgasmo femminile durante il rapporto sessuale o in altre forme di attività erotica.

Ma è possibile trovare degli indicatori che permettano all’uomo di comprendere se la propria partner ha raggiunto l’orgasmo?

Il culmine del piacere si accompagna a precise modificazioni fisiche, molte delle quali sono essenziali per capire se un orgasmo sta arrivando, è in corso o si è già verificato.

A parte il cambiamento del colore delle piccole labbra, non così ovvio da vedere durante un rapporto, segnali inequivocabili dell’orgasmo nella donna veramente avvertibili dal partner sono le contrazioni muscolari del muscolo che circonda la vagina. Questi spasmi
contraggono i muscoli della vagina che poi stringono il  pene. La loro intensità può variare molto da donna a donna.  L’assenza di queste contrazioni vaginali può indurre un dubbio sul fatto che l’orgasmo ci sia.  Ma anche altre zone del corpo sono coinvolte in questa fase di estremo piacere, è possibile osservare:

  • contrazioni mimiche del viso che riflettono l’aumento della tensione muscolare in tutto il corpo

  • L’arrossamento cutaneo definito "maculo papulare" diffuso in varie zone del corpo è massimo durante l’orgasmo

  • quasi sempre vi è una contrazione dei muscoli del collo e dei muscoli lunghi di gambe e braccia

  • spasmo involontario dei piedi denominato "spasmo carpopedalico"

  • aumento del ritmo cardiaco e della respirazione

  • una sorta di perdita di conoscenza definita "obnubilamento della coscienza"


Alcune donne, inoltre,  al momento dell’orgasmo possono emettere dal canale uretrale un liquido simile allo sperma dando vita a quella che viene definita "eiaculazione femminile".

In ogni caso, comunicare all’altro ciò che ci piace e ciò invece non ci piace è un importante passaggio per prendersi cura di sé e del proprio piacere.

Articolo tratto da http://www.benessere4u.it

*Sara Eba Di Vaio - Psicologa e Psicoterapeuta ad indirizzo breve strategico, Sessuologa clinica è specializzata in problematiche della coppia e dell’adolescenza.
Roma
Cell: 347 0341776

Se questo argomento è stato di tuo interesse e vuoi approfondirlo o trovare una soluzione personalizzata per te: Contattami
La floriterapia non è una terapia medica, non costituisce diagnosi e cura medica e non la sostituisce in alcun modo. Le essenze floreali non sono farmaci e non hanno alcun effetto biochimico sull'organismo, ma agiscono solo sugli stati d'animo a livello emozionale in quanto non contengono particelle attive. Tutti gli esperimenti di autocura, interruzione o di riduzione arbitraria del dosaggio di farmaci prescritti, condotti al di fuori del controllo medico, ricadono esclusivamente sotto la responsabilità di chi li effettua.
Dr.ssa Antonella Napoli, Psicologa e floriterapeuta, P.I. 001355428886 Iscrizione OPL 16607
Torna ai contenuti