Lo psicologo psicoterapeuta
Psicologia
Chi è lo Psicologo
È un professionista laureato in Psicologia, che ha svolto tirocinio, Esame di Stato e si è iscritto all’Ordine. Si occupa di
valutazione, consulenza e sostegno psicologico, promozione del benessere e prevenzione del disagio. Non prescrive farmaci e non svolge psicoterapia, ma offre percorsi di colloqui psicologici mirati a comprendere meglio se stessi e ad affrontare difficoltà emotive e relazionali.
Lo Psicologo Psicoterapeuta
È uno psicologo che, dopo l’abilitazione, ha completato una Scuola di Specializzazione quadriennale in Psicoterapia, riconosciuta. È abilitato per legge a svolgere psicoterapia, cioè percorsi strutturati e continuativi che mirano a elaborare traumi, modificare schemi profondi di funzionamento, lavorare su sintomi e dinamiche che limitano in modo significativo la vita della persona. Può usare una variegata gamma di strumenti, tra cui quelli creativi.
Per chi è utile un percorso di Psicoterapia integrata con la Floriterapia
Spesso si pensa che la Psicoterapia sia “l’ultima spiaggia”, qualcosa a cui ricorrere solo quando “non ce la si fa più” o quando si è davvero “malati”. In realtà, la psicoterapia è il luogo in cui si lavora in profondità sulle radici della sofferenza: non solo sui sintomi, ma sulle modalità ripetitive di pensare, sentire e relazionarsi che ci tengono bloccati da anni.
Lo psicoterapeuta è il professionista che si occupa proprio di problematiche di personalità, ferite antiche che si riattivano nel presente, traumi, schemi relazionali che si ripetono (sempre gli stessi partner, gli stessi conflitti, gli stessi “finali”), vissuti di vuoto, autosvalutazione, senso di colpa, autosabotaggio.
Per questo, la psicoterapia non è un semplice “consiglio” o un breve sostegno, ma un intervento di ristrutturazione più profondo e continuativo nel tempo, che permette alla persona di riscrivere dall’interno il proprio modo di stare nella vita.Psicologa psicoterapeuta e floriterapeuta
Io, in qualità di Psicologa Psicoterapeuta a indirizzo psicosomatico e Floriterapeuta, mi occupo di persone che: non solo vivono solo un momento difficile, ma sentono che certi nodi si ripetono da anni; hanno già provato a cambiare da sole, magari anche con brevi percorsi di counseling, ma tornano sempre agli stessi punti; portano con sé una storia di lutti, traumi, abbandoni, relazioni complesse in famiglia o di coppia; vivono sintomi che non sono più solo “disagio” ma qualcosa che limita davvero la vita quotidiana: ansia ricorrente, somatizzazioni, insonnia, crisi relazionali, difficoltà a stare nei confini, autosvalutazione continua, paura del giudizio, difficoltà a dire di no.
In questi casi è indicato un percorso di psicoterapia, che nel mio lavoro integro con la floriterapia (Fiori di Bach, fiori australiani, essenze californiane, ecc.), non come “cura magica”, ma come sostegno sottile e profondo al lavoro interiore che si fa in seduta.
Perché integrare psicoterapia e floriterapia
La psicoterapia offre uno spazio protetto dove poter parlare, comprendere e rielaborare la propria storia; un lavoro sulle relazioni, sulle difese, sui bisogni profondi e sulle emozioni che spesso non trovano parole; la possibilità di dare senso ai sintomi, alle scelte, alle ripetizioni di vita.
La floriterapia, in questo contesto, diventa un aiuto delicato ma incisivo per modulare emozioni intense (paura, rabbia, tristezza, senso di colpa, vergogna, ecc.); un ponte tra mente e corpo, perché l’essenza lavora sul piano emozionale ed energetico mentre in terapia si lavora sul piano simbolico, relazionale e narrativo; un alleato nei passaggi critici (cambiamenti, decisioni, separazioni, lutti, momenti di crisi), aiutando la persona a stare nel processo senza esserne travolta.
Non si tratta di “mettere una goccia sul problema”, ma di affiancare il percorso terapeutico con una mappa di essenze che risuonano con i temi che emergono in seduta: paure, ferite, blocchi, risorse da attivare, qualità interiori da ritrovare.
Quando è particolarmente indicato un percorso di psicoterapia integrata con i fiori
Un percorso di questo tipo può essere utile quando senti che il tuo malessere non è più solo legato a un evento specifico, ma ha radici più profonde; ti accorgi che ripeti sempre le stesse dinamiche in coppia, in famiglia, al lavoro; vivi da anni con ansia, senso di inadeguatezza, colpa, ipercontrollo, autosvalutazione; hai vissuto lutti, separazioni, tradimenti, infanzie complesse che ancora oggi “tirano i fili” della tua vita; il corpo parla: sintomi psicosomatici, tensioni croniche, stanchezza costante, disturbi del sonno, problemi psicosomatici che hanno anche una componente emotiva; non vuoi solo “sopravvivere meglio”, ma desideri comprendere, trasformare e trovarti in una posizione nuova rispetto alla tua storia.
L’obiettivo non è solo “stare un po’ meglio”, ma riorganizzare in modo più sano il proprio modo di essere, scegliere, amare, lavorare, stare al mondo, con una qualità di presenza e di benessere emotivo più stabile.