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Antonella Napoli
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2025 Le Due Liste di Bach un viaggio evolutivo

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Le Due Liste di Bach: un viaggio evolutivo nella floriterapia grazie allo studio fatto da Eduardo Grecco


                                  
         

Salute e Benessere Naturali
                      
La floriterapia di Bach è molto più di un semplice metodo per riequilibrare le emozioni: è un autentico percorso di crescita interiore. In questa intervista ad Antonella Napoli - autrice del libro Fiori di Bach. Le Due Liste,  esploriamo il modello delle Due Liste di Bach, una chiave di lettura  meno conosciuta ma estremamente affascinante, che suddivide i 38 rimedi  in due fasi fondamentali: incarnazione e distacco.
A cura di Ivano Barocci

Redazione Web Macro
      
Questo approccio, approfondito dal ricercatore Eduardo Grecco,  offre una prospettiva evolutiva alla guarigione, integrando concetti di  alchimia, cabala e filosofia esoterica. Scopri come questo modello può  trasformare il modo in cui utilizzi i Fiori di Bach nel tuo percorso di  benessere e crescita personale.

Qual è il concetto principale delle Due Liste di Bach e perché è considerato importante nella floriterapia?

Bach alla fine della sua vita, mette in forma grafica, quello che  aveva intuito nei precedenti anni: la guarigione non consiste solo  nell’eliminare il malessere, il sintomo, ma è un vero e proprio viaggio  di crescita dell’Anima, un percorso evolutivo dove l’anima prima si  radica nella realtà, apprende, poi si libera degli attaccamenti che ci  impediscono di elevarci e torniamo spirito.
In questo modello, i primi 19 rimedi rappresentano la parte del percorso legata all’incarnazione, ovvero la fase in cui impariamo dalle esperienze terrene e ci “radichiamo” nella vita. I successivi 19 rimedi, invece, riguardano il distacco, cioè il lasciar andare le cose materiali per rientrare in una dimensione più spirituale.
Quindi, l’aspetto davvero affascinante delle Due Liste è che offrono una chiave di lettura “evolutiva”,  dando un senso più ampio al viaggio interiore di ognuno di noi. Mentre  la classificazione classica di Bach punta spesso a risolvere sintomi o  emozioni specifiche, questo modello che fornisce una chiave di  lettura più ampia e profonda del sistema di Bach e ci invita a guardare  al processo di trasformazione personale nella sua interezza, con rimandi  a diversi sistemi filosofici e spirituali (Cabala, Alchimia, pensiero induista, visione teosofica) che ne arricchiscono la comprensione.
Le Due Liste permettono di comprendere la dinamica interiore dell'individuo,  individuando non solo quali rimedi siano necessari per un certo stato  emotivo, ma anche come questi si inseriscano nel processo di crescita e  trasformazione personale.

In che modo il modello delle Due Liste si differenzia dalle altre classificazioni proposte da Bach?

Bach, nel corso delle sue ricerche, ha proposto tre differenti modi  di raggruppare i suoi 38 rimedi: Il Modello Clinico: 12 Guaritori che ci  parlano di temperamento, e lavorano sugli aspetti più profondi della  personalità. 7 Aiuti: che aiutano a toglierci le corazze che abbiamo  appreso dalla famiglia e dall’ambiente in cui siamo vissuti e nascondono  la nostra vera personalità 19 Altri Rimedi: specifici per le crisi  transitorie, traumi, shock.
Il Modello delle Due Liste (1935) dove i primi 19 rimedi sono legati a  un concetto di “incarnazione”, mentre i 19 che seguono sono collegati  all’idea di “distacco”. Questo approccio introduce una visione dinamica:  non è più solo una lista statica di rimedi, ma un processo in cui  impariamo (prima fase) e poi ci liberiamo da ciò che non ci serve più  (seconda fase).Le essenze sono divise in gruppi tematici e ci sono delle  polarità e complementareità tra quelle dei primi 19 rimedi e quelle dei  secondi. Questo modello introduce una lettura dinamica e processuale  della guarigione, considerando l’individuo nel suo percorso evolutivo.
Modello dei 7 gruppi emozionali (1936) i rimedi sono organizzati in  base a sette gruppi emozionali, rendendo più facile la scelta dei fiori  in base al vissuto del momento, utile soprattutto per  l’autoprescrizione. È una classificazione più prescrittiva e funzionale  La differenza principale fra il modello delle Due Liste e gli altri è  che qui c’è un’esplicita attenzione al percorso di evoluzione personale.  Non c’è una classificazione migliore e peggiore, ma una modalità di  approccio alle essenze diversa. La conoscenza di tutte approfondisce la  visione e la conoscenza per potere scegliere i fiori migliori nel  momento migliore.
Il modello delle Due Liste è più olistico e strutturale,  in quanto considera la progressione dell’Anima e la sua necessità di  apprendere attraverso esperienze di incarnazione e distacco.

Cosa ti ha portato a focalizzarti su questo particolare aspetto nello studio dei fiori di Bach?

Mi sono lasciata affascinare dal modello delle Due Liste perché è una  parte dello studio di Bach poco conosciuta e non approfondita, mentre  offre uno sguardo originale e profondo sull’intero sistema di Bach e  sulla sua filosofia, un approccio più ampio e profondo rispetto alle classificazioni tradizionali, permettendo di comprendere meglio il senso evolutivo del percorso di guarigione.
Spesso, quando si parla di floriterapia, ci si concentra sulla  risoluzione di un determinato stato emotivo. Invece, questo modello  aggiunge una dimensione evolutiva: ti fa capire che dietro a  ogni fiore non c’è solo la cura del sintomo, ma anche un passo ulteriore  verso la crescita e la trasformazione interiore.
Il lavoro di Eduardo Grecco è stato determinante nel riportare  l’attenzione su questo aspetto. Ha studiato in maniera approfondita gli  scritti di Bach, scoprendo collegamenti con tradizioni mistiche e  filosofiche che finora erano stati un po’ trascurati. In questo modo la floriterapia può diventare davvero un percorso di trasformazione interiore.  Così, dopo avere conosciuto le Due Liste attraverso gli studi di  Grecco, ho deciso di approfondire e di contribuire a diffondere questa  lettura più ampia e completa che può arricchire l’approccio terapeutico e  la comprensione dei fiori di Bach.

Chi è Eduardo Grecco e qual è il suo ruolo nella ricerca sulla floriterapia?

Eduardo Grecco è un personaggio di spicco nel panorama della  floriterapia contemporanea: è psicoterapeuta, ricercatore e ha una  conoscenza vastissima sia del mondo della psicologia che di varie  discipline e del mondo della floriterapia. È una di quelle persone che  ha una conoscenza molto ampia che mette a disposizione di tutti. Non si  accontenta di prendere per buono ciò che è “ufficiale”, ma scava a fondo  nei documenti originali e nelle tradizioni antiche, per poi unire i  puntini.
Il modello delle Due Liste è uno dei suoi contributi più grande che sta studiando da 20 anni.  Lo ha ripreso, interpretato e approfondito rendendolo fruibile per chi  studia e pratica la floriterapia. Ha trascorso tutti questi anni a  cercare informazioni e documenti inediti, confrontare testi e integrare  diverse prospettive, offrendo a noi terapeuti e studiosi un quadro molto  più completo di come Bach immaginava questo viaggio evolutivo.
In che modo il suo lavoro ha contribuito alla riscoperta e alla sistematizzazione del modello delle Due Liste?
Grecco ha fatto un lavoro certosino per dare una forma chiara e  coerente al modello delle Due Liste. È andato alle fonti originali di  Bach, portando alla luce riferimenti alle Due Liste spesso ignorati o  sottovalutati. Ha riorganizzato i rimedi in una prospettiva evolutiva,  evidenziando come ciascun fiore possa sostenere una fase precisa del  processo di crescita interiore. Ha sottolineato gli elementi di  Cabala, Alchimia, pensiero induista e visione teosofica, fornendo una  spiegazione profonda (e davvero affascinante) di come agiscono i fiori  sul piano energetico e spirituale. Infine ha mostrato come  utilizzare concretamente il modello nella pratica terapeutica,  diventando uno strumento efficace per aiutare chi sta affrontando un  percorso di cambiamento personale o spirituale.

Qual è il suo approccio alla floriterapia rispetto a quello più tradizionale della scuola del Bach Centre?

Il Bach Centre segue un’impostazione più “semplice” e alla portata di  tutti. Segue l’ultimo modello pubblicato da Bach, quello dei 7 gruppi  emozionali per individuare quale gruppo corrisponde al tuo stato  d’animo, favorendo molto l’autoprescrizione. Il metodo è più pragmatico,  mirato a una comprensione immediata dei rimedi. Eduardo Grecco, invece,  ha elaborato un sistema più complesso, basato su una lettura più  profonda e simbolica della floriterapia che integra simboli e concetti  derivati da varie tradizioni esoteriche di cui Bach era profondo  conoscitore. Considera la relazione tra i rimedi all’interno delle Due  Liste. Non si limita alla cura dei sintomi emotivi, ma enfatizza il processo evolutivo dell’Anima. La floriterapia è vista non solo come uno strumento di guarigione, ma come un percorso di evoluzione interiore.



La floriterapia non è una terapia medica, non costituisce diagnosi e cura medica e non la sostituisce in alcun modo. Le essenze floreali non sono farmaci e non hanno alcun effetto biochimico sull'organismo, ma agiscono solo sugli stati d'animo a livello emozionale in quanto non contengono particelle attive. Tutti gli esperimenti di autocura, interruzione o di riduzione arbitraria del dosaggio di farmaci prescritti, condotti al di fuori del controllo medico, ricadono esclusivamente sotto la responsabilità di chi li effettua.
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Dr.ssa Antonella Napoli, Psicologa e floriterapeuta, P.I. 001355428886 Iscrizione OPL 16607
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