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Antonella Napoli
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La tristezza natalizia - Christmas Blues - Un sostegno con le essenze floreali (Antonella Napoli)

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Natale mi rende triste forse perché mi fa venire in mente
tutte le cose che avrei voluto ‘per natale’ e che invece non ci sono.
Perché per una volta vorrei andarmene ai tropici a Natale
e sparire dal 24 dicembre al 7 gennaio e nemmeno quest’anno ci riuscirò.
Perché per essere più buoni abbiamo 365 giorni l’anno
e ce ne ricordiamo solo a dicembre. Perché sarebbe davvero bello credere
che abbia un senso profondo ma proprio non ci riesco più.
Perché penso che il regalo più bello me lo farò da sola.
Perché penso che l’unica cosa che vorrei davvero
non me la porterà nessuno nemmeno per Natale.  
 
Karen Lojelo
 
  
Il mese di dicembre, culturalmente, è un periodo che dovrebbe essere pieno di gioia, con l’idea di festeggiare il Natale in famiglia. Ma gli “obblighi” familiari e sociali enfatizzati dalla televisione e dai media sono molti: la famiglia riunita… i bambini… i regali da scartare… le luminarie… i negozi addobbati e sempre aperti perché bisogna scambiarsi i regali…. Dovunque ci giriamo a Natale bisognerebbe essere più buoni, più felici ed allegri.
 
E poi subito dopo arriva anche la fine dell’anno, con i bilanci di quello che è passato e le speranze per un anno nuovo.
  
Capita a molte persone che questa “chiamata forzata all’allegria” aumenti la fatica emotiva ed invece di essere felici inizia una malinconia di sottofondo che può trasformarsi in tristezza e a volte anche in depressione. Gli americani la chiamano Christmas Blues, cioè sentimenti di  tristezza, malinconia, ansia, leggera depressione, insofferenza, che possono insorgere in questo periodo, un fenomeno che è più diffuso di quanto si immagini.
  
Il Natale, socialmente festa della famiglia, può essere molto triste per chi una famiglia non ce l’ha più al completo o non la vive come tale. E questo può essere dovuto a:
  • lutti che abbiamo subito in cui sono scomparse persone con cui eravamo soliti festeggiare le feste natalizie;
  • relazioni finite male, separazioni, divorzi dove non sentiamo più di avere la famiglia “completa”;
  • situazioni in cui non possiamo vivere con i nostri cari le festività, per esempio perché sono/siamo lontani per lavoro, oppure perché siamo amanti di una persona che passerà il Natale con la sua famiglia “ufficiale”;
  • al fatto che la famiglia non è percepita come punto di sostegno e di calore e riunire la famiglia vuol dire il rischio di fare esplodere litigi o problemi che sono sotto la cenere;
  • al fatto che vorremmo trascorrere questi momenti in altro modo o con qualcun altro e non lo possiamo fare perché ci sono delle “regole familiari” che lo impediscono;
  • perchè non mi è possibile fare i regali che vorrei fare o che vorrei ricambiare per problemi finanziari
  • le feste e le vacanze fanno emergere ricordi dolorosi di eventi passati che sono stati affettivamente traumatici;
              
Nel giorno di Capodanno invece tiriamo le somme dell’anno che sta finendo. Facciamo i bilanci e se l’anno non è andato come ci aspettavamo, può sopraggiungere la tristezza. Questo succede, per esempio nei casi in cui non abbiamo raggiunto degli obiettivi che ci eravamo prefissati, un altro anno è passato e può alimentare qualche timore e fantasma rispetto alla solitudine e alla paura. Potrebbe esserci la stanchezza di un anno che si è rivelato molto faticoso, e che semmai temiamo possa anche peggiorare con l’anno che verrà.
  
Alla fine speriamo che questo periodo passi in fretta e ci capita di invidiare le persone che invece sembrano vivere questo periodo con gioia ed entusiasmo.
 
 "Com'era bello il mio Natale perchè è andato via?
Io sto crescendo, io sto cambiando ma il mio Natale cambia con me
Mio buon Natale te lo ricordi com'ero prima o no?
Quando tu eri tutto
ora è diverso: il Natale per me non c'è più"
 Cindy Ki-Lou dal film Il Grinch
 
 
Anche in questi casi le essenze floreali possono esserci di grande aiuto per sentirci più sereni.
Sicuramente l’essenza a mio parere più necessaria per questo periodo dell’anno è HONEYSUCKLE.  Dicembre è l’ultimo mese dell’anno e con il Natale e il Capodanno ci mette di fronte al passato raffrontandolo con il presente. Un passato che può essere pieno di nostalgia, oppure pieno di rimpianti e di dolore, per qualcosa a cui abbiamo rinunciato e di cui ancora non riusciamo a farcene una ragione.  
 
La nostalgia e la malinconia di un passato che è stato più bello e che mai si riproporrà allo stesso modo è sicuramente il centro per cui conosciamo questa essenza di Bach. Ma in realtà ha a che fare con tutto il passato vissuto, sia quello bello che quello brutto. Quindi aiuta quando c’è del pentimento, il dolore rispetto a ciò che è successo, comportamenti che ad oggi non rifaremmo più. L’essenza ci dà la possibilità di uscire dal rimpianto per trovare una modalità di trasformazione, per capire se stessi, gli altri e perdonarsi.
 
Il passato diventa una trappola che ci ingabbia nel dolore e non ci dà la possibilità di aprirci ai cambiamenti e al mutamento. Rifugiarsi nel passato impedisce di aprirsi all’oggi. Ecco che HONEYSUCKLE ci aiuta a vivere la quotidianità e a tramutare il ricordo di ciò che è trascorso.
  
È Natale da fine ottobre.
Le lucette si accendono sempre prima,
mentre le persone sono sempre più intermittenti.
Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese.”
Charles Bukowski
 
Il passato poi può portarci lutti, disgrazie che insieme a STAR OF BETHLEHEM utile per il trauma, ci lascia in una tristezza causata da quella sciagura che ha tracciato una linea tra una passato sereno ed un presente amaro.
  
L’amarezza per il presente che a volte può trasformarsi in un periodo depresso può essere aiutata da GENTIAN. Questo può sorgere successivamente a rotture affettive, separazioni, lutti, traumi, problemi economici, ecc. Gentian ci parla di scoraggiamento, di rinuncia a vivere la vita per un dispiacere che ci ha enormemente ferito che porta a non guardare al futuro, al domani e rimanere incastrati in quello che è successo ieri. Emerge stanchezza, frustrazione, paura e sensazione di fallimento. Ecco che l’essenza ci aiuta a ad affrontare le difficoltà, lo scoraggiamento e il dolore che sembrano troppo grandi da sostenere.
Se questa amarezza si trasforma in apatia e resistenza alla vita, è utile WILD ROSE, se porta all’evitamento e alla paura di non essere all’altezza di affrontare alcune cose o trovare soluzioni valide utilizziamo l’essenza insieme a MIMULUS e LARCH.
  
Quando la tristezza nasce da un problema per la fine di una relazione, una separazione,  un divorzio, un lutto importante, ulteriori essenze possono essere BLEEDING HEARTH e BORAGE (essenze californiane Fes). La prima è utile per chi ha investito totalmente i suoi sentimenti su un’altra persona con una dipendenza affettiva, simbiotica ed ora che l’altra persona non c’è più si trova pieno di angoscia. Anche in questo caso c’è un fortissimo attaccamento emotivo al passato e non si riesce ad affrontare il dolore e la perdita del presente. L’essenza ci aiuta ad accettare la fine di una relazione o la perdita di una persona cara. BORAGE lavora invece sulle depressioni affettive, sulla pena d’amore, dando il coraggio di andare oltre e diminuendo il dolore.  
  
La lontananza delle persone care che non possono passare queste festività con noi, può essere aiutata da CHICORY che insieme ad HEATHER ci aiuta ad affrontare la solitudine, mentre l’impossibilità di staccarsi da regole familiari che non ci stanno più bene può essere sostenuta da CENTAURY
  
E se questi pensieri non riescono ad uscire dalla nostra testa e ci ritroviamo a rimuginare continuamente sia sugli eventi negativi che sono accaduti che gli obiettivi che non sono stati raggiunti, WHITE CHESTNUT è l’essenza giusta.
  
Questa è stata una veloce carrellata sintetica e di certo non esaustiva, ma per ricordarvi ancora una volta che le essenze floreali possono esserci di grande aiuto anche per passare le festività di dicembre in modo sereno.
  
 

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La floriterapia non è una terapia medica, non costituisce diagnosi e cura medica e non la sostituisce in alcun modo. Le essenze floreali non sono farmaci e non hanno alcun effetto biochimico sull'organismo, ma agiscono solo sugli stati d'animo a livello emozionale in quanto non contengono particelle attive. Tutti gli esperimenti di autocura, interruzione o di riduzione arbitraria del dosaggio di farmaci prescritti, condotti al di fuori del controllo medico, ricadono esclusivamente sotto la responsabilità di chi li effettua.
Dr.ssa Antonella Napoli, Psicologa e floriterapeuta, P.I. 001355428886 Iscrizione OPL 16607
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