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Ultimi 19 rimedi: vivere il presente (Eduardo H. Grecco)

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In qualche modo, gli ultimi diciannove rimedi di Bach, da CHERRY PLUM a SWEET CHESTNUT, testimoniano la manifestazione di modelli comportamentali che ritornano da ciò che abbiamo vissuto e impongono la presenza del passato nella nostra vita e quindi ci strappano dalla presenza nel presente.
Accade che, se rispondo ad un evento, per esempio con rancore, come avviene nello stato WILLOW, è perché questo modello è già dentro di me e, invece di creare una risposta in linea con le circostanze attuali, sto portando nella mia vita presente un modo di agire antico e instabile e quindi disadattato e forse sofferente.

Possiamo dire, quindi, che gli schemi comportamentali sono la base con cui generiamo la nostra realtà, credendo che sia vera quando si tratta solo di un'illusione passata, una replica di un'impronta di un'altra epoca. Una struttura imparata che tende a ripetersi e perpetuarsi, una forma di comportamento che diventa un modello che guida e guida la risposta o l'azione di una persona alle situazioni, circostanze, prove, tentazioni o avversità , specifiche che attraversano nella sua storia. Come inizia questo processo?


Il modo in cui ognuno reagisce, la sua maniera di fare, sentire e pensare, è qualcosa che si acquisisce nell'interazione con la famiglia e la società in cui vive, e come si vive, nei primi periodi di vita. Questo significa che le varie cose, a cui abbiamo partecipato (famiglia e gruppi primari) sono spazi affettivi che ci trasmettono linee guida per reagire, che abbiamo automatizzato, come se fossero riflessi lunari. La ragione della loro permanenza nella nostra vita è che custodiamo, con i luoghi e le persone da cui proveniamo e che ci hanno modellato, profonde lealtà che, a volte, sono difficili da spezzare. Con questa percezione in mente è possibile riflettere sulla seguente situazione: gli ultimi Diciannove Rimedi narrano anche fatti, racconti, miti, leggende, favole, insomma, un intero romanzo sul lascito infantile di ognuno, funzionante, tutto oggi nel presente.

William Shakespeare introduce un'idea inquietante: "Il momento è quello che abbiamo. Il passato è un prologo.”
Invito del drammaturgo inglese a valutare ieri come una proposta a spingerci a voltare pagina e scrivere una storia diversa e, allo stesso tempo, approfittare dell'apprendimento che il "prima" ci ha offerto. Il legame di ciò che siamo con la nostra storia è inevitabile e accettarla per trasformarla e lasciarla alle spalle, è ciò che ci apre il mondo di possibilità di vivere l'istante attuale. Non bisogna dare troppo peso alle parole con cui scriviamo il romanzo di ieri, è ciò che oggi facciamo con loro che darà un senso alla nostra vita. E, se guardiamo bene, ci rendiamo conto che, con una stessa introduzione, è possibile forgiare molte narrazioni diverse. È in questa direzione che vale capire ciò che Pierre Teilhard de Chardin dice: ”Il passato mi ha rivelato la struttura del futuro”. Questi altri 19 rimedi, quindi ci aiutano, tra le altre cose, a tagliare con il passato.


Scritti tratti da https://www.facebook.com/eduardohoracio.grecco   11/5/2021
Liberamente tradotto da Antonella Napoli - Le parti in neretto, i titoli e la formattazione e le immagini non sono dell'autore, ma le ho inserite per una più veloce e scorrevole lettura


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Dr.ssa Antonella Napoli, Psicologa e floriterapeuta, P.I. 001355428886 Iscrizione OPL 16607
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