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Nevrosi ossessiva ed essenze floreali (Eduardo Grecco)

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" Classe di nevrosi che ha isolato Freud e costituisce uno dei grandi quadri della clinica psicoanalitica. Nella sua forma più tipica, il conflitto psichico si esprime per i sintomi chiamati compulsivi: idee ossessive, compulsione a realizzare atti indesiderabili, lotta contro questi pensieri e tendenze, rituali, esorcizzazioni, ecc., e per un tipo di pensiero caratterizzato soprattutto dalla ruminazione mentale, il dubbio, gli scrupoli, e che porta a inibizioni del pensiero e dell'azione." (J. Laplanche).
 

1. Descrizione

Può essere definita questa nevrosi "per il carattere forzato dei sentimenti, delle idee o dei comportamenti, che si impongono all’individuo e che lo portano ad una lotta infinita, senza che, tuttavia, lo stesso smetta di considerare irrisorio questo parassitismo incontrollabile" (H. Ey). Da questa situazione derivano i sintomi clinici essenziali: la compulsione delle idee, l'automatismo degli atti, il carattere magico del pensiero, il rituale della condotta e il dubbio ossessivo.
Per la scuola psicoanalitica le nevrosi ossessive sono organizzazioni regressive della personalità alla fase sadico-anale in cui l'Io si trova di fronte alle esigenze di un Super-Io molto severo e crudele che si difende mediante meccanismi di annullamento, formazione reattiva, isolamento e razionalizzazione.

2. Eziopatogenesi

Molti autori contemporanei concordano nel dare una certa importanza alla costituzione del soggetto nell'origine di questa nevrosi. Ma come nelle altre patologie questo aspetto è solo uno tra i vari che devono essere considerati. Tra loro, uno dei più importanti è collegato alla vita infantile del nevrotico ossessivo. Giocano un ruolo preponderante anche: il processo di fissaggio, il complesso edipico e il Super-Io, le tendenze aggressive e le transazioni ossessive.
Ma la specificità eziologia di questo quadro risiede nei meccanismi di difesa, l’attaccamento anale e il rapporto sadomasochista introiettato "in forma di tensione tra l'Io e il Super-Io particolarmente crudele" (J. Laplanche).

3. Sintomatologia e quadro clinico

Tra i sintomi caratteristici di uno dei più importanti è l'idea ossessiva. Questo tipo di pensiero compulsivo indesiderata, insistente, ripetuto, riconosciuto dal soggetto come proprio e, tuttavia, ripudiato come fastidioso e odioso, è un'intrusione parassitaria, che esaurisce la persona senza portarla a risultati, e traduce la lotta del ossessivo e la sua sofferenza verso i sintomi di cui soffre.
Anche ciò che accade a livello di pensiero succede nell'azione. Ci troviamo alla presenza di atti compulsivi. Questi atti sono sempre pieni di aggressività e, come non si dovrebbe fare, l'ossessivo si vede obbligato a realizzarli. Un paziente raccontava in una seduta una condotta che lo preoccupava. Tutte le notti, dopo essere andato a letto, si sentiva invaso dal dubbio se avesse chiuso correttamente la porta d'ingresso. La sua paura era che a lasciarla aperta sarebbero entrati ladri che avrebbero fatto del male a suo padre. Quando si alzava e verificava, si rendeva conto che la porta era chiusa correttamente e che era inutile la sua preoccupazione, quindi decideva di andare a letto, ma prima di farlo doveva passare dal bagno a lavarsi le mani. Tali comportamenti erano un esempio dei meccanismi compulsivi che operavano nel cosiddetto "rituale ossessivo", ma inoltre esprimevano i veri sentimenti del paziente verso il padre e il modo in cui evitava l'emergenza dell'aggressività soffocata: mediante una attenzione estrema ed esagerata.
Un altro sintomo fondamentale è il dubbio ossessivo che si trasforma in una dolorosa rimuginazione.

4. Terapeutica floreale

A differenza delle fobie, queste condizioni devono essere trattate inizialmente con fiori caratteriali. È molto comune per la natura dell'immagine trovarlo in pazienti con personalità ROCK WATER o BEECH, che sono due ottimi guaritori delle forme ossessive.
 


articolo tratto da: Escuela Eduardo H. Grecco (Facebook)
liberamente tradotto da Antonella Napoli


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La floriterapia non è una terapia medica, non costituisce diagnosi e cura medica e non la sostituisce in alcun modo. Le essenze floreali non sono farmaci e non hanno alcun effetto biochimico sull'organismo, ma agiscono solo sugli stati d'animo a livello emozionale in quanto non contengono particelle attive. Tutti gli esperimenti di autocura, interruzione o di riduzione arbitraria del dosaggio di farmaci prescritti, condotti al di fuori del controllo medico, ricadono esclusivamente sotto la responsabilità di chi li effettua.
Dr.ssa Antonella Napoli, Psicologa e floriterapeuta, P.I. 001355428886 Iscrizione OPL 16607
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